domenica 29 novembre 2009

un programma per l’housing sociale

1. Il Progetto Housing Sociale

Il Progetto Housing Sociale ha una duplice valenza: da un lato di impresa economica, in quanto prevede livelli di investimento molto significativi che hanno richiesto la definizione di solide modalità di gestione che fornissero agli investitori privati le necessarie garanzie; dall’altro istituzionale, in quanto mira a produrre non solo delle iniziative ma anche, e soprattutto, nuove proposte e modelli organizzativi che mostrino come la Pubblica Amministrazione, il Terzo Settore e gli operatori privati possano divenire partner efficaci per affrontare il bisogno abitativo.

2. Una definizione di housing sociale

Il mercato immobiliare a partire dalla metà degli anni ’90 ha assistito ad un generalizzato aumento dei prezzi a fronte di una crescita più ridotta dei redditi familiari , generando tensioni abitative soprattutto nelle aree metropolitane, rispetto alle quali gli strumenti tradizionali dell’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) faticano a produrre risposte adeguate.
La domanda di case si è trasformata nel tempo, diventando più complessa e articolata, e appare oggi caratterizzata dalla presenza di domande abitative atipiche (forte aumento di single, famiglie mono-genitoriali, immigrati, lavoratori temporanei, studenti fuori sede, ecc) e dall’allargamento dell’emergenza casa a fasce della popolazione intermedie, fino a pochi anni fa non toccate da questo tipo di disagio.




Definizione di Alloggio Sociale: Tale definizione, come per altro quella proposta dal CECODHAS (the European Liaison Committee for Social Housing), sottolinea la necessità di considerare il tema della casa con un approccio multidimensionale, trattando gli aspetti immobiliari assieme a quelli sociali e “immateriali” dei servizi, sviluppando quindi progetti immobiliari affiancati da programmi di supporto, di accompagnamento e di facilitazione della convivenza con l’obiettivo di rafforzare la sostenibilità delle comunità locali.

Definizione di Housing Sociale: Nell’ambito di questo progetto, “housing sociale” significa pertanto l’insieme di alloggi e servizi, di azioni e strumenti rivolti a coloro che non riescono a soddisfare sul mercato il proprio bisogno abitativo, per ragioni economiche o per l’assenza di un’offerta adeguata. La finalità dell’housing sociale è di migliorare e rafforzare la
condizione di queste persone, favorendo la formazione di un contesto abitativo e sociale dignitoso all’interno del quale sia possibile non solo accedere ad un alloggio adeguato, ma anche a relazioni umane ricche e significative.

3. Progettazione integrata e valore sociale

La progettazione di un intervento di housing sociale si caratterizza per considerare gli aspetti immobiliari non come un fine ma come uno degli elementi da valorizzare all’interno di un approccio integrato che dedica particolare enfasi a tematiche di carattere sociale.
In un intervento di housing sociale la progettazione architettonica diviene parte di un processo articolato che, a differenza di un normale progetto immobiliare, è solo in parte focalizzato sulla realizzazione degli edifici; il processo si estende alla gestione degli alloggi e al presidio della vita della comunità e dei suoi servizi, pianificando un’attività di compagnamento che diventa parte integrante e necessaria della realizzazione degli Alloggi Sociali.
Storicamente non mancano esempi di progettazione di interventi residenziali che abbiano enfatizzato la dimensione sociale. Molto spesso, tuttavia, nonostante la cura, gli obiettivi di partenza sono stati disattesi nella fase di attuazione, principalmente a causa della mancata estensione del disegno urbano e architettonico a un progetto gestionale integrato.

Definizione di Progetto gestionale integrato:Per progetto gestionale integrato si intende un processo di sviluppo dei contenuti che metta a sistema le singole parti del progetto (spazio privato, spazio pubblico, servizi, gestione futura ecc) e coordini le dimensioni rilevanti (economico-finanziaria, gestionale, sociale, architettonica ed ambientale) all’interno di un disegno complessivo.

Il progetto gestionale considera:
􀂈􀀄Pianificazione economico-finanziaria dei vari aspetti dell’intervento (sviluppo immobiliare, aspetti sociali, ambientali e gestionali). Ogni aspetto progettuale viene inserito nel perimetro dell’intervento sulla base di una valutazione della sua sostenibilità, autonoma o se possibile anche favorita da sussidi esterni al progetto;

􀂈􀀄Definizione di un profilo di riferimento della nuova comunità che assicuri un mix sociale equilibrato, coordinato con le politiche abitative del Comune e con la normativa regionale applicabile, da utilizzare come base per l’assegnazione degli alloggi;

􀂈􀀄Progettazione dei servizi: inserimento, all’interno del nuovo intervento residenziale, di servizi locali e urbani che rafforzino le relazioni con il quartiere e, di particolare importanza per l’housing sociale, di servizi residenziali collaborativi che, con un adeguato accompagnamento, favoriscano la formazione del senso di comunità e di appartenenza;

􀂈􀀄Progettazione architettonica con particolare focalizzazione sulla definizione degli spazi di relazione, interni ed esterni agli edifici, e sulla formalizzazione di un manufatto che valorizzi la dimensione sociale dell’abitare e le relazioni con l’ambito nel quale si inserisce;

􀂈􀀄Attenzione per l’ambiente e gli stili di vita sostenibili: elaborazione ampia del concetto di sostenibilità, a partire dall’efficienza energetica come base del progetto edilizio fino all’incentivazione di stili di vita più sostenibili, come omponente rilevante per conseguire i risultati più elevati del progetto;

tratto da: un programma per l’housing sociale, Fondazione Cariplo, Fondazione Housing Sociale


www.fhs.it
www.housingsocialemilano.it/programma_housing_sociale

martedì 24 novembre 2009

plus











PLUS -Les grands ensembles de logements - Territoires d'exception - Druot, Lacaton & Vassal
Lacaton & Vassal propongono una interessante interpretazione del "più" tema del seminario. Una esplorazione sul tema del riuso-rinnovamento di edifici residenziali; attraverso delle sovrastrutture riescono ad aumentare gli standard e la vivibilità di edifi esistenti. L`aumento di superficie utile consente di ottenere spazi accessori per le abitazioni (winter garden) e nuove residenze.

Questo`il testo a spiegazione del progetto:
In France an important public program is being mounted to deconstruct the high-rise housing estates from the 1960s and 70s (demolition/reconstruction on a one-to-one basis), thus expressing a strong will to transform the image of the city.
At the same time an important deficit is observed of public housing, one which would, on the contrary, call for an increase and an acceleration in building terms.
In this context, we consider that demolition is aberrant and that transformation would permit one to respond to needs in a more economic, more effective and more qualitative way.
While today the high-rise estates present housing conditions that are more often than not unsatisfactory and inadequate, we are nevertheless convinced that a potential for quality remains associated with them.
More often than not the structural, geographic and spatial potential of these great buildings is a valuable point of departure for radically improving current housing conditions.
To offer flats that have twice the surface area and are bathed in natural light, to offer diversified, non-standard typologies, service and usage facilities, and to consider the quality of the interiors and the communal spaces as prior to urban quality are today's objectives.

Frédéric Druot, Anne Lacaton & Jean Philippe Vassal, architects
with Cécile Graindorge, Alexandre de Mercey, David Pradel, architects collaborators,
Cédric Rossoni, graphic designer
undertaken for the Ministère de la culture et de la communication, Direction de l'architecture et du patrimoine

Published by Editorial Gustavo Gili SL, Barcelona, 2007

http://www.lacatonvassal.com/index.php

giovedì 19 novembre 2009

incontro del 18 novembre 2009

suggerimenti dei docenti prof.ssa De Maio e prof.Ferlenga

spunti per riflettere:


-il problema più grande del social housing è rappresentato dall`identità degli spazi e dal senso di appartenenza-attaccamento di chi vi abita
-l`edilizia sociale non deve essere in disaccordo o disgiunta dalle caratteristiche dell`area
-lavorare sui residui, sugli scarti della città (riferito alla caratteristiche intrinseche delle aree di progetto)
-le aree si dimostrano come appendici della città (riferito in particolare a s.saba e porto fluviale)
-pensare e ricercare la flessibilità dell`edificio
-indagare il tema del riuso del riciclo della durabilità nel tempo degli edifici (edifici a basso costo di realizzazione ma di breve durata supportati comunque da una soluzione economoico finanziaria vantaggiosa per il costruttore-gestore)

esperienze da consultare:

-Q8 Milano
-case matera (apparteneza)
-case in viale Etiopia dell`arch. Mario Ridolfi, Roma, 1951-54
-concorsi a Roma e Milano banditi lo scorso anno
-ritrovare nel cinama spunti e suggerimenti per rivedere e riproporre usi-forme-soluzioni per aree centrali della città (Rocco e i suoi fratelli, Luchino Visconti, 1960 - Mon oncle, Jaques Tati, 1958 - altri film del neorealismo italiano
-investigare come lo scenario europeo/mondiale affronta il tema del social housing
-MVRDV progetto per un edificio residenziale Madrid (Celosia)

prossimo incontro previsto per il 16 Dicembre 2009

invito chiunque abbia materiale su questi argomenti a pubblicarlo (diventando autore) o inviarmelo

martedì 17 novembre 2009

un manifesto incompleto per la crescita


Bruce Mau,1998.

1. Lascia che gli avvenimenti ti trasformino

Devi avere la volontà di crescere.
La crescita non è una cosa che ti succede. Sei tu a farla. Sei tu a produrla. Requisiti preliminari della crescita: apertura a vivere a fondo gli eventi e disponibilità a farsi trasformare da essi.

2. Dimenticati del buono

Il buono è una quantità nota. Il buono è quello su cui tutti siamo d’accordo. La crescita non è necessariamente buona. La crescita è un’esplorazione di recessi oscuri che possono rivelarsi fruttuosi per la nostra ricerca oppure no. Finché te ne starai attaccato al buono non crescerai veramente.

3. Il percorso è più importante del risultato

Quando è il risultato a guidare un percorso arriviamo sempre e soltanto dove siamo già stati.
Se è il percorso a fare da guida al risultato, magari non sappiamo dove stiamo andando ma ci renderemo conto che volevamo arrivare proprio là.


4. Ama i tuoi esperimenti [come ameresti un bambino brutto]

La gioia è il motore della crescita.
Sfrutta appieno la libertà organizzando il tuo lavoro in forma di esperimento, iterazioni, tentativi, prove ed errori interessanti. Prendi le distanze e concediti ogni giorno il gusto di sbagliare.


5. Vai in profondità

Più vai a fondo, più è probabile che tu scopra qualcosa di prezioso.


6. Fai collezione di incidenti

Una risposta sbagliata è una risposta giusta in cerca di una domanda diversa.
Raccogli le risposte sbagliate come parte del percorso.
Poni domande diverse.

7. Studiare

Uno studio è un luogo per studiare.
Usa le esigenze produttive come una scusa per studiare.
Tutti ne trarranno beneficio.



8. Vagare


Permettiti di vagare senza meta.
Esplora i dintorni.
Non giudicare.
Rimanda le critiche.



9. Comincia da un punto qualunque


John Cage ci dice che non sapere da dove cominciare è una forma comune di paralisi.


Il suo consiglio: cominciare da un punto qualunque.

10. Tutti sono capi

La crescita arriva. Quando lo fa, lasciala emergere. Quando è sensata impara a seguirla. Lascia che tutti siano capi.

11. Fai tesoro delle idee

Elabora le applicazioni. Per mantenersi in vita le idee hanno bisogno di un ambiente dinamico, fluido, generoso. Le applicazioni, invece, beneficiano del rigore critico.
Fai in modo che il rapporto tra idee e applicazioni sia alto.

12. Spostati continuamente

Il mercato e le sue attività hanno la tendenza a rafforzare il successo.
Opponiti ad essi. Lascia che il fallimento e la migrazione siano parte della tua pratica professionale.

13. Rallenta

Desincronizzati rispetto agli schemi temporali ordinari: ti si porranno delle occasioni sorprendenti.

14. Non essere freddo

La freddezza è timidezza conservatrice vestita di nero.
Liberati dai limiti di questo genere.

15. Fai domande stupide

La crescita è alimentata dal desiderio e dall' ingenuità.
Valuta la risposta, non la domanda. Immagina di imparare per tutta la vita al ritmo con cui impara un bambino.

16. Collabora

Lo spazio tra le persone che lavorano insieme è pieno di conflitti, attriti, lotte, allegria, risate e di un grande potenziale creativo.

17. ____________________

Intenzionalmente lasciato in bianco.
Riserviamo spazio alle idee che non hai ancora avuto, e alle idee degli altri.

18. Rimani alzato fino a tardi

Accadono strane cose quando sei andato troppo oltre, sei stato su troppo a lungo, hai lavorato troppo e sei separato dal resto del mondo.

19. Lavora sulla metafora

Ogni oggetto ha la capacità di rappresentare qualcos’altro rispetto a ciò che appare. Lavora su ciò che rappresenta.

20. Stai attento ai rischi che corri

Il tempo è genetico.
L’Oggi è figlio di ieri e il padre di domani.
Il lavoro che produci oggi creerà il tuo futuro.

21. Ripetiti

Se ti piace, rifallo.
Se non ti piace, rifallo.


22. Costruisci i tuoi strumenti

Rendi ibridi i tuoi strumenti per costruire oggetti unici.
Anche strumenti semplici, se ti appartengono, possono aprirti nuovi percorsi di ricerca. Ricorda: gli strumenti amplificano le nostre capacità, quindi, anche uno strumento piccolo può fare una grande differenza.


23. Sali sulle spalle di qualcuno

Se ti fai trasportare dai risultati di chi ti ha preceduto puoi andare più lontano. E il panorama è decisamente migliore.

24. Evita di software

Il problema del software è che ce l’hanno tutti.


25. Non mettere in ordine la scrivania

La mattina potresti trovare qualcosa di utile che stanotte non hai visto.

26. Non metterti in competizione

Non farlo.
Non fa per te.


27. Leggi solo pagine di sinistra

Lo faceva Marshall McLuhan.
Diminuendo la quantità d’informazioni, lasciamo spazio a ciò che egli chiamava il nostro "filo conduttore".


28. Crea parole nuove

Espandi il lessico.
Le nuove condizioni richiedono un nuovo modo di pensare.
Il pensiero richiede nuove forme di espressione.
L'espressione genera nuove condizioni.


29. Pensa con la tua testa

Dimentica la tecnologia.
La creatività non dipende dalle apparecchiature.


30. Organizzazione è libertà

Nella progettazione, o in qualsiasi altro campo, la vera innovazione si verifica nel contesto.
Tale contesto di solito consiste in una qualche forma di impresa gestita in cooperazione.
Frank Gehry, per esempio, è stato in grado di realizzare il Guggenheim Museum di Bilbao solo perché il suo studio è stato capace di effettuare i lavori rispettando il preventivo. Il mito del divario tra "creativi" ed "esecutivi" è ciò che Leonard Cohen chiama un “affascinante artefatto del passato”.

31. Non chiedere prestiti

Ancora una volta, il punto di vista di Frank Gehry.
Mantenendo il controllo finanziario, si conserva il controllo creativo.
Non è un concetto particolarmente complicato, ma è sorprendente quanto sia difficile osservare questo principio e quanti abbiano fallito.


32. Ascolta attentamente

Ogni collaboratore che entra nella nostra orbita porta con sé un mondo più strano e complesso di quanto mai avremmo potuto sperare di immaginare.
Prestando attenzione ai dettagli e alla sottigliezza dei suoi bisogni, desideri, o ambizioni, s’inserisce il suo mondo nel nostro. Né l’uno né l’altro saranno più gli stessi.

33. Viaggia sul territorio

La larghezza di banda del mondo è superiore a quella del televisore, o di Internet, e perfino di quella di un ambiente computerizzato di simulazione grafica in tempo reale, mirata al raggiungimento di un obiettivo, a visualizzazione dinamica, interattivo, a immersione totale.

34. Sbaglia più in fretta

Non è un’idea mia. L’ho presa in prestito. Penso sia di Andy Grove.


35. Copia

Non te ne vergognare. Cerca di imitare quanto più pedissequamente.
Non ci riuscirai mai fino in fondo e la differenza potrebbe essere davvero interessante.
Basta guardare la versione del grande vetro di Marcel Duchamp fatta da Richard Hamilton per capire quanto ricca, screditata e poco utilizzata sia l'imitazione come tecnica.


36. Canticchia

Se ti dimentichi delle parole, fai come faceva Ella Fitzgerald: metti insieme qualcos'altro; non parole.


37. Rompilo, stiralo, curvalo, schiaccialo, spezzalo, piegalo

38. Esplora l’altro lato

Se si evita di affidarsi a scatola chiusa alla tecnologia, si acquista grande libertà. Non riusciamo a trovare il bandolo della matassa perché ce l’abbiamo sotto i piedi.
Cerca di usare tecnologie vecchie, utensili resi obsoleti dai cicli economici ma ancora ricchi di potenzialità.


39. Pausa caffè, corse in taxi, sala d’attesa

La crescita vera spesso si verifica fuori dai luoghi in cui la si aspetta, negli spazi interstiziali, quelli che il dottor Seuss chiama "luoghi d’attesa".
Hans Ulrich Obrist, una volta ha organizzato una conferenza di scienza e arte con tutte le infrastrutture di una conferenza (ricevimenti, colloqui, pranzi, accoglienza all’aeroporto) ma senza la conferenza vera e propria.
Si è rivelato un enorme successo e ha generato numerose collaborazioni in corso.

40. Evita i campi

Salta gli steccati. I confini tra le discipline, i regolamenti prescrittivi sono tentativi di tenere sotto controllo la vita creativa, che è selvatica.
Spesso sono gli sforzi comprensibili di mettere in ordine quelli che sono processi molteplici, complessi, in evoluzione.
Il nostro compito è quello di saltare gli steccati e attraversare i campi.


41. Ridi

I visitatori del nostro studio spesso osservano che ridiamo molto.
Da quando me ne sono reso conto, uso quest’aspetto come barometro di quanto siamo a nostro agio nell’esprimerci.

42. Ricorda

La crescita è possibile solo come prodotto della storia.
Senza memoria, l'innovazione è solo novità.
La storia dà alla crescita una direzione.
Ma la memoria non è mai perfetta.
Ogni ricordo è un'immagine degradata o composita di un momento o un evento precedente.
Questo è ciò che ci rende consapevoli della sua qualità di passato e non di presente.
Ciò significa che ogni memoria è nuova, un costrutto parziale diverso dalla sua fonte, e, come tale, essa stessa un potenziale di crescita.


43. Potere al popolo

Il gioco funziona solo quando si sente di avere il controllo della propria vita.
Non possiamo essere agenti di libertà se non siamo liberi.

metabolismo urbano

Vi suggerisco di consultare il sito di MU, una raccolta di articoli, pubblicazioni e video che possono diventare ottimi suggerimenti per la ricerca e la fase progettuale.

Questo il loro statuto:
<<Metabolismo Urbano è una rete collaborativa di giovani architetti che sviluppa il tema del progetto urbano creativo e sostenibile, ispirato alle regole del metabolismo delle risorse. Vogliamo avviare un lavoro di scrittura collaborativa del progetto e di condivisione del sapere sui temi delle trasformazioni urbane nella prospettiva dell'evoluzione delle regole di progetto, dell’integrazione fra spazio fisico e spazio virtuale e dall’imporsi del paradigma della sostenibilità>>.

MU propone nelle sue pagine un percorso di formazione continua non formale attraverso un insieme organizzato di documenti aperti per l’accrescimento delle conoscenze nel campo della progettazione sostenibile. Il Long Life Learning(la formazione lungo tutto l'arco della vita) è l’insieme delle opportunità formative rivolte alla crescita professionale attraverso l’investimento nella conoscenza come fattore strategico di sviluppo.

http://www.metabolismourbano.com/

mercoledì 11 novembre 2009

tra palermo e roma

Temi:

Il primo è quello che il seminario, pur interessandosi di housing,
intende lavorare anche sulla città, calandosi nella specificità delle
singole aree e interessandosi di quell'insieme di funzioni e di spazi
che insieme alle abitazioni contribuiscono a riqualificare e/o a
costruire un tessuto urbano.
Il secondo è relativo al fatto che lavorare sull'housing non
significa progettare "la casa più bella del mondo", ma preferibilmente
concentrarsi su aspetti specifici del tema, tagliando la ricerca in
una direzione precisa, in modo da poter aggiungere, o sperare di
farlo, un piccolo contibuto al tema generale dell'abitare oggi.
Insomma scegliere con molta chiarezza e determinazione il famoso +
inserito nello slogan di quest'anno.


Palermo:

produrre due tavole A2 orizzontali in formato elettronico e
cartaceo (in questo secondo caso anche montate in verticale a formare un A1, oppure a pezzi più piccoli da assemblare poi insieme).
Volendo dividere la presentazione per averla più confrontabile :

-la prima tavola deve contenere, sulla base delle analisi svolte, una lettura
del luogo e una proposta insediativa complessiva espressa tramite uno
o più elaborati: planimetria, sezioni, schizzi prospettici, fotografie
di plastici ecc.;

-la seconda tavola, più libera, può contenere elaborati di qualsiasi tipo finalizzati a precisare le linee di ricerca che si intendono portare avanti, il + su cui si ha intenzione di ragionare. Possono essere fatti ragionamenti sui possibili diversi modi dell'abitare oggi, ne elenchiamo parecchi, sono da scegliere: sull'alloggio e sul sistema aggregativo, sulla spazialità interna, sui
sistemi di distribuzione, sugli spazi aperti e sugli spazi comuni, sul
mix funzionale e su tipi di relazioni spaziali tra le parti, su
particolari soluzioni tecnologiche e costruttive, sul modo di
relazionarsi dell'organismo architettonico con la città, ecc,

Nella tavola deve essere inserito anche un testo brevissimo, diciamo di max 1000 battute ma se è più corto è meglio, sui principi teorici, sulle linee guida e sugli obiettivi della propria ricerca progettuale.
insomma una riguarda quello che in riunione abbiamo chiamato impianto o planivolumetrico e l'altra il concept.

I materiali dovranno essere portati già stampati a Palermo in modo che
la mattina del primo giorno si possa allestire un'esposizione delle
tavole e montare un powerpoint collettivo da proiettare. I lavori
degli studenti saranno raggruppati per aree e valutati sia dai docenti
Villard sia da docenti esterni.
Successivamente a questo lavoro di verifica e di confronto si aprirà
il secondo workshop della durata minima di due giorni durante il quale gli studenti saranno chiamati a continuare il loro lavoro, con il
supporto dei vari docenti e sulla base dei suggerimenti avuti.

comunicazione ricevuta dai docenti organizzatori
roma 11 Novembre 2009

nla_new london architecture




Housing
Much hope is vested in the newly- formed Homes and Communities Agency (HCA), which has £4 billion of its £17 billion budget to spend in the capital.

The HCA is using its money to kick start stalled schemes across London including the Aylesbury Estate in Southwark, Heart of East Greenwich and Woodberry Down in Hackney. Between them the schemes will create 1,500 homes with a long-term potential to provide a further 6,000. Over half the properties will be affordable. The long-running 4000-home Barking Riverside scheme was submitted for planning at the end of January.

www.newlondonarchitecture.org

http://www.newlondonarchitecture.org/sector.php?id=7&name=housing_and_community

martedì 10 novembre 2009

prima presentazione area porto fluviale





presentazione 7 novembre 2009: gruppo area porto fluviale

prima presentazione area san saba




presentazione del 7 novembre 2009: gruppo area san saba

lunedì 9 novembre 2009

area san saba






programma di progetto:
case?
centro culturale?
foresteria?
un terzo degli alloggi per professionisti atelier quando gli artisti e gli atelier vanno a pietralata?
diverse funzioni nell`arco dell`anno? flussi?
alberi-vegetazione esistente?

relazionarsi:-relazionarsi alle mura (10mt di distanza per gli edifici)
-relazionarsi alla breccia-porta sulle mura
-relazionarsi alle strade esistenti ed al loro uso-dimensioni
-relazionarsi al contesto urbano e le differenti situazioni
-relazionarsi con le effettive esigenze dell`area
-relazionarsi con le massime potenzialità dell`area
-relazionarsi con un eventuale cambio di destinazione d`uso nel tempo

area porto fluviale






programma di progetto:
case?
leisure?
servizi attrezzature?
spazio pubblico privato semiprivato?
coperto-fisso?
temporaneo?

relazionarsi:-relazione con la ferrovia
-relazione a via ostiense
-relazioni al tevere

collegare:-collegamento con il lungo tevere
-nuovo collegamento permesso dal ponte di futura costruzione
-collegamento tra la zona rossa e la zona gialla

integrare:-riflettere se è possibile integrare edificio occupato
-integrare attività ricreativo/correttivo ai servizi proposti (leisure) da calibrare attraverso un`analisi della zona


il tema di villard 11 : case +
riguarda cinque aree romane che, sebbene siano state oggetto di concorsi o proposte di trasformazione, non hanno ancora mutato la loro condizione di degrado. Su di esse si propone l’applicazione sperimentale di strategie progettuali sostenibili all’interno di un’ipotesi di trasformazione urbana in cui la componente residenziale, con tutte le sue implicazioni, ricopra un ruolo rilevante.